Casa Madre, 22 dicembre 1920

Dilettissime figlie in Gesù Cristo,

fuoco, fuoco venne a portare il dolcissimo nostro Salvatore e non vuole altro che questo sia acceso nei freddi cuori degli uomini. Io pure, o mie carissime, non desidero e non vi posso augurare altri beni se non puro amore, amore generoso, amore forte… E perché il fuoco nell’atto che riscalda illumina ancora, così l’anima che ama veramente sarà pure umile ed ubbidiente; ed allora si renderà vera sposa di Colui che per amore si fece da Creatore creatura, da Padrone servo, ecc…

Dunque, figlie carissime, amiamo, ma con le opere e in verità, cioè: sacrifici, abnegazione del proprio giudizio, anche nelle cose piccole, con amore fraterno e compassione reciproca nelle debolezze, ecc… Ci siamo?..

Continuando a vivere nelle sacre Piaghe del nostro dolce Amante e tenendo sempre in alto il nostro cuore, certo ci renderemo meno indegne spose dell’Infante divino, che nacque in una grotta tra due animali e morì Crocifisso tra due ladroni!…

Che modello da imitare!!… Che Sposo da amare!…Basta …

Augurando a ciascuna di voi pure fiamme di tale amore, nell’atto di pregare la vostra carità a raccomandarla al Signore qual povera vostra Madre in Christo Jesu.

Sr. M. Margherita del S. Cuore