Quelli che mi conoscevano prima che mi unissi alla Congregazione delle Suore Francescane del Cuore di Gesù non mi avrebbero sicuramente considerata una potenziale candidata per la vita religiosa. Ero un’adolescente energica che amava lo sport, in particolare andare in bicicletta e a cavallo e che si divertiva a giocare i giochi duri per strada con i miei due fratelli e molti dei nostri vicini di casa. Inoltre, sentivo una repulsione verso le suore.

Ma il Signore mi ha scelta, e non ho potuto resistergli a lungo. Ho lottato, ho cercato percorsi alternativi in modo che Lui perdesse le mie tracce, ma mi ha seguita e mi ha conquistata. In un primo momento non ero convinta che il Signore chiamasse proprio me a seguirlo, per consacrare tutta la mia vita al Suo servizio. C’erano così tanti miei amici molto più intelligenti e molto più saggi di me, che conducevano una vita molto migliore della mia. Eppure il Signore, che legge i nostri desideri più intimi, mi aveva scelta.

Lo strumento che il Signore ha utilizzato era un mia cara amica, che mi aveva chiesto di accompagnarla, una volta al mese, a un momento di aggregazione per le ragazze giovani, organizzato dalle suore. Fu probabilmente qui che il seme della mia vocazione è stato seminato e innaffiato fino a quando non ha potuto germogliare. Il seme è gradualmente cresciuto fino a quando ho capito che Dio mi chiedeva di lasciare tutto ciò che amavo alle spalle, accogliendo la sua sfida di camminare lungo le sue vie misteriose.

Dal momento che sono sempre stata affascinata dal modo di vivere di Francesco d’Assisi, la mia scelta naturale fu quella di unirsi alle Suore Francescane del Cuore di Gesù che, in varie parti del mondo, servono i poveri, i bisognosi, gli orfani, i malati, gli anziani e i bambini verso i quali ho sempre avvertito una particolare attrazione.

In effetti, in questo momento mi è stata affidata la missione di educare i bambini, e nello svolgimento di questo apostolato, cerco di mettere in pratica l’esortazione della nostra Fondatrice, Madre Margherita: “fare conoscere l’amore”, instillando in questi cuori teneri una consapevolezza di amore esclusivo di Cristo per ciascuno di loro.

Non ho mai rimpianto il mio “sì” alla chiamata di Cristo. Non perché tutto sia sempre andato a gonfie vele – lontano da lui. Cristo ha compiuto – e continua a compiere – molti miracoli nella mia vita. Quando mi guardo indietro mi rendo conto di quanti ostacoli Lui abbia trasformato in trampolini di lancio. Ogni nuovo giorno porta con sé nuove grazie, e il Signore veramente mi sostiene e rende possibile l’impossibile, quindi non ho nulla da temere.

Sono certa che il Signore continuerà a darmi le grazie necessarie in modo tale che io possa sempre continuare a camminare lungo le sue vie misteriose, ovunque esse possano condurre.